mercoledì 30 luglio 2008

sindrome letteraria



In questi giorni la mia identità-portinaia si è tutta ringalluzzita.


A farle alzare la cresta è stata la lettura che ho consumato in due soli giorni.


Due giorni di duro lavoro in guardiola.


Sarà lo spirito di corpo ma sono rimasta deliziata.


Deliziata e commossa.


martedì 29 luglio 2008

fate




Ultimamente viaggio a cuore aperto.


Ma non soffro.


Il dolore mi scivola via.


Al contrario, sono la gioia e la bellezza a commuovermi.


Ed è un vero incanto.


Si svela davanti al fotogramma di un film, oppure sulla pagina del libro che sto leggendo e, inaspettatamente, anche per la strada.


Così mentre pedalavo su uno dei pochi centimetri di pista ciclabile milanese, il mio cuore si è lasciato accarezzare dal sorriso di una vecchietta, bianca dalla testa ai piedi, che vedendomi passare mi ha sussurrato: "Brava!".... le ho sorriso con le lacrime che già venivano a pizzicarmi gli occhi fino ad affacciarsi al bordo, ma che poi, disciplinate, retrocedevano.




Poi, continuando a pedalare, non potevo fare a meno di pensare a cosa avrà mai voluto dire con quel "Brava!".




Forse voleva plaudire la silenziosità del mio passaggio?




O semplicemente si rallegrava con me per non averla investita?




O forse era una Fata, la mia Fata, che semplicemente voleva incitarmi a proseguire.




Su questa strada.


sabato 26 luglio 2008

donne


Questa sera il temporale mi ha regalato la serata libera.

Allora ho voluto festeggiare la mia indipendenza.

Ho fatto qualcosa che quando vivevo in mezzo ai boschi, la scorsa vita, non ho mai potuto fare: sono andata al cinema!

Da sola, a piedi.

Che meraviglia! Ho potuto vedere un bel film.

Ho potuto commuovermi e ridere. Senza commentare, senza parlare, spiegare.... un film di donne.

Donne grandi. Come sappiamo esserlo noi.

Tutti i giorni, nelle nostre vite normali.

In tutti i luoghi del mondo.

venerdì 25 luglio 2008

punto di vista


Punto di Vista fragrante di catrame, oggi.

Odoroso e fumante.


Mentre le vibrazioni ed il rombo delle macchine mi sconquassano,

cerco di attenuarne gli effetti ascoltando musica classica.

Con discrete cuffiette.

Socchiudo gli occhi e penso che potrei essere ovunque.

Protetta dalla cortina di fumo e fracasso,

lascio il sorriso parcheggiato sulla faccia

e parto per una fantasticheria,

dove il qui è ovunque

e tutto è possibile,

dove gli impedimenti sono solo banalità che mi sfiorano appena.


Mentre galleggio in questa atmosfera fumosa e irreale

la musica si interrompe per una citazione.

E' di Alessandro Manzoni, e dice:

"La musica non esprime nessuna idea, ma ne fa nascere a migliaia."

mercoledì 23 luglio 2008

principio del vuoto


Principio del Vuoto, di Joseph Newton.


"Hai l'abitudine di accumulare oggetti inutili, credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno?


Hai l'abitudine di accumulare danaro, solo per non spenderlo, perchè pensi che nel futuro potrà mancarti?


Hai l'abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici ed altre cose della casa che già non usi da molto tempo?


E dentro di te?

Hai l'abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezza, paura ed altro?


Non fare questo! Vai contro la tua prosperità!


E' necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinchè cose nuove arrivino alla tua vita.


E' necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita, affinchè la prosperità arrivi.


La forza di questo vuoto è quella che assorbirà ed attrarrà tutto quello che desideri.


Finchè stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi ed inutili, non avrai spazio per nuove opportunità.


I beni devono circolare. Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza degli arnesi, il garage... da quello che non usi più.


L'atteggiamento di conservare un mucchio di cose inutili incatena la tua vita.


Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita... bensì il significato dell'atteggiamento di conservare...


Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza... si crede che domani potrà mancare, e che non avrai maniera di coprire quella necessità.


Con quell'idea, stai mandando due messaggi al tuo cervello e alla tua vita: che non ti fidi del domani e pensi che il nuovo e il migliore non sono per te, per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie ed inutili.


Disfati di quello che perse già il colore e la lucentezza.
Lascia entrare il nuovo in casa tua e dentro te stesso..."


martedì 22 luglio 2008

amiche

Sono una ragazza fortunata: ho amiche variegate.

Quelle di sempre, che mi hanno seguito a distanza nelle mie vite sparse e altrove.
A volte le trovo un pò spiazzate e preoccupate.
Per la mia salute, fisica e mentale, ma anche solo per quella del mio frigorifero. Negli ultimi tempi però le vedo sempre più contente e orgogliose di me.

Poi ci sono quelle che dalla mia prima vita sono emerse direttamente nella terza... e nonostante il salto ventennale sono pronte a ridere e a
farmi ridere, graziate dal passare del tempo e con la memoria risplendente.

Le amiche della mia seconda vita invece, non passa giorno che non mi lancino segnali ad indicare che il filo che ci unisce è sempre ben saldo.
Penso a loro con nostalgia e un pò mi commuovo ricordando i giorni in cui mi hanno aiutato a maturare il grande salto...

E qui, nel luogo e nel tempo della mia terza vita, ho incontrato le altre.
E mentre ancora ci studiamo e prendiamo le misure per evitare gli spigoli più duri, piano piano ci incuriosiamo e ci affezioniamo.

Senza fretta perchè questa nuova vita è appena cominciata.

lunedì 21 luglio 2008

arrancando

con tutti questi frenetici cambi di identità comincio a svalvolare.


In genere non se ne accorge nessuno perchè le mie identità sono molto compatibili. Posso scivolare dall'una all'altra con una certa naturalezza.


Però ci sono dei piccoli particolari che mi allertano: che pensare se sul metrò, fissando le porte, mi metto a cercare nelle tasche uno straccetto per pulire i vetri?


Forse è solo la stanchezza, le tante ore di lavoro e le poche di sonno... e poi tutti quei chilometri in bicicletta, arrancando, appunto.


Così mentre pedalo sobbalzando sul pavè mi vengono in mente cose del tipo " se qualcuno adesso mi arrota, per via del mio difetto di pronuncia, non se ne accorgerebbe neanche".


Ma il lunedì è duro, e l'abbiocco in agguato dietro le palpebre.


Nel frattempo il cantiere qui davanti procede nella sua considerevole produzione di polvere e rumore.

Resto a guardare cercando di immaginare ...


martedì 15 luglio 2008

ostacoli




Ecco le risposte.
Non era il caso di sorridere tanto.
E' arrivato un ostacolo, bello grosso.
E' arrivato sotto forma di omissione, di assenza.
Non c'è rabbia che sale.
Piuttosto il pianto. Pizzica tra la gola e la radice del naso, arriva fin dentro agli occhi e degluttendo lo ricaccio indietro.
Non voglio piangermi addosso.
L'ho fatto troppe volte nelle mie vite precedenti, e non è servito a niente.
Nemmeno a sfogarmi.
Voglio aggirare l'ostacolo, studiarlo, aguzzare l'ingegno.
Andare a guardare cosa si nasconde dietro.
Perchè può anche essere un' opportunità migliore.
E andrò avanti, ancora.
Cercando di non farmi avvelenare lo spirito da questa amarezza.

lunedì 14 luglio 2008

soavità


Ieri ho passato una giornata soave.


Non ostante il lavoro che, per quanto piacevole, come si suol dire: stanca.


Nonostante la solitudine.


Nonostante "la crisi di liquidità".


Nonostante il cielo basso, l'aria carica di elettricità e il temporale che finalmente esploso non ha placato la crisi di liquidità....


Ciò nonostante ho passato una giornata a sorridere, salvo poi, di tanto in tanto chiedermi che cavolo avrò mai da essere tanto allegra.


Mah, questa mattina la risposta mi sembra ancora più difficile.




giovedì 10 luglio 2008

Euro News


Questa mattina alla radio ho sentito il governatore della Banca d'Italia dire che bisogna aumentare i salari per far risalire i consumi.

Fantastico!

Parole, dichiarazioni, lotte, scioperi. Per strappare pochi euro di aumento. A volte neanche quelli. Con la paura della disoccupazione. Presi per fame.

Poi scopro che involontariamente abbiamo tutti fatto un grande sciopero.

Lo sciopero dei consumi.

E lì qualcosa si è inceppato.

Peccato che molti ne avrebbero fatto a meno.

Personalmente, non avendo creature che dipendono da me, ho potuto provare l'ebrezza di passare diversi giorni con soli 65 centesimi in tasca... e il mio umore non ne ha sofferto.

Quando stò a lungo con il borsellino vuoto, registrando le mie abitudini per resistere dignitosamente, beh succede sempre qualcosa per cui mi arrivano dei soldi.

Penso che dipenda dal "Principio del vuoto" ... e avendo da badare solo a me stessa, posso fare il vuoto senza troppi scompensi.
E anche questo mi sta insegnando qualcosa.

vista dal punto


Pur senza modificare il punto di vista... la vista è cambiata.
Sono intervenuti nuovi elementi.
Anche gli altri sensi sono un pò spaesati:
l'udito non riesce ancora ad assorbire il rumore di fondo della ruspa
l'olfatto sente solo odore di terra e catrame
il tatto avverte granelli di polvere ovunque
e il gusto sta ancora cercando di capire che gusto si possa provare a scrivere un post come questo......

martedì 8 luglio 2008

punti di vista

Ecco un nuovo punto di vista.
Srada e cantieri. Un punto di riferimento emerge nella sua eleganza.
Intatta, nonostante l'età.
Per il resto non ci resta che aspettare e fantasticare... anche se la diffidenza ci spinge a non essere troppo ottimisti.
Aver saltato più di vent'anni di Milano mi porta a vederne di più i cambiamenti.
Le persone mi impressionano più dell'architettura. E tutte queste lingue diverse mi fanno sentire parte del mondo, e mi piacciono.
Quando riesco a stabilire un contatto, un contatto vero, sono felice.
Mi incuriosiscono le vite degli altri.
Vite che vengono da lontano.
Cerco di imparare qualcosa, cerco di ascoltare.
E quello che sento va talmente oltre alle nostre difficoltà quotidiane, da farle diventare immediatamente più leggere.

domenica 6 luglio 2008

ansia domenicale


Resto sospesa tra uno stato di nostalgia e uno di malinconia.

Ci può essere qualcosa di più noioso?

Forse dipende dal temporale che non ha ancora deciso se esplodere o no.

Se esploderà avrò la serata libera.

Altrimenti reindosserò l'identità cameriera.

Questa mattina guardare un piccione beccare il pane mi ha provocato lacrime brucianti che dalla gola salivano agli occhi.
C'è solo una persona che può capire il perchè.
Ma era in un'altra vita.

venerdì 4 luglio 2008

il viaggio

anche se i miei viaggi sono ridicoli, per tempo e spazio,

le stazioni, i porti ... e anche le strade.

Basta partire ed è subito vacanza. Lasciando il viso aperto alle carezze.


Del vento o di una mano, fino ad addolcirti le labbra nel sorriso


Mentre guardo fuori, l'occhio in realtà guarda dentro.


Lascio fluire le idee fino a riaggiustarle in una forma creativa.


Fino ad un nuovo Approdo

dove di colpo mi sembra che spazio e tempo trovino il loro equilibrio

dove l'intelligenza è un piacere che ti accarezza il cuore.

Lì, dove fa ancora male.