sabato 13 giugno 2009

prendendo il largo


Questa notte un folletto spiritoso deve aver levato l'ancora alla mia casa.

Io dormivo e non mi sono accorta di nulla ma stamattina, tarda mattina devo dire, mi sono svegliata con una luce diversa. Anzi forse, per una luce diversa.

Poi c'era quel delizioso, lieve movimento ondulatorio che mi cullava. Forse per questo sembrava che non mi volessi più svegliare.

Dall'abbaino-boccaporto posso vedere solo il cielo. E' un cielo azzurro chiaro e l'aria ha decisamente il sapore dell'aria di montagna, anche se l'odore è quello della salsedine, addolcito appena da un profumo di pini. Le grida che sento invece devono essere di gabbiani.

Le mie sensazioni e la mia notoria e assoluta mancanza di bussola mi fanno pensare ad un mare del Nord.

Poi, uno alla volta, riaffiorano i sogni della notte. Allora ritrovo come due in uno personaggi e maestri a rimproverarmi per non avercela messa tutta. Vedo scolpito l'epitaffio della 5° elementare: "se si fa leva sulla buona volontà può fare molto e bene". Già, la buona volontà o forse la cocciutaggine. O la sindrome dell'artigiano instancabile. Mi ritrovo a vivere nelle situazioni critiche unite in un unico labirinto da cui non riesco ad uscire. Ogni porta che apro mi riporta indietro in un altra dimensione non risolta.

Poi, nascosto dietro uno specchio, ritrovo il folletto spiritoso che sorridendo mi fa semplicemente segno di smammare, mollare gli ormeggi e lasciarsi navigare.

Verso un sogno più blu.

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