giovedì 31 dicembre 2009

l'ultimo giorno dell'anno

http://www.focus.it/Mondo/fotodelgiorno/Baci_benauguranti.aspx
L'ultimo giorno dell'anno sta passando.

Ho fatto solo cose piacevoli oggi e ho cercato un significato simbolico in ogni cosa.

Anche nella più stupida. Anche nel fatto che irragionevolmente continuo a sentirmi così felice.

Felice come chi non potrebbe desiderare altro per esserlo.

Già, ma io qualche desideriuccio ce l'avrei.

E forse è proprio questo a rendermi felice
........ un bacio di mezzanotte sotto il vischio per ogni Amore Impossibile.

martedì 29 dicembre 2009

al faro


Certo che può sembrare un posto inospitale un faro d'inverno.

In realtà è il posto più intimo che conosco. Dentro è anche caldo e silenzioso.

Persino il mare sembra tacere quando è circondato dalla neve.

In questi giorni cerco di mettere ordine nei miei pensieri. Per farlo ho deciso di adibire una stanza a cervello. E' una stanza circolare, con un bel tavolo di castagno e scaffali tutt' intorno.

A poco a poco svuoto la testa e spiego le idee sul tavolo. Le lascio lì in disordine, abbastanza in vista per tornarci sopra facilmente.
Loro tendono ad essere un po' appiccicose e si staccano a fatica. Ma penso che in qualche giorno avrò la meglio e quando la testa sarà libera potrò vedere le soluzioni che ora sembra non esistano.

Così alleggerita vado a nuotare.

C'è un passaggio segreto che dal faro mi porta in una vecchia piscina termale, ormai in disuso. Qualcuno ha deviato il corso dell'acqua per portarla ad uno stabilimento moderno. Qui è rimasta la vecchia vasca, nascosta in una specie di grotta naturale decorata con piccole pietre, conchiglie e vetrini. E' un luogo incantato e assolutamente poco frequentato. L'acqua non è più molto calda ma per nuotare è perfetta.

Nuoto. E nuotando penso che anche il cuore ogni tanto va svuotato. Bisogna liberarlo da ogni rancore e da tutti i rimpianti.
Anche la malinconia e la nostalgia andrebbero smaltite. Lo so, questo dispiace un po'.
D'altra parte se non mi decido a fare pulizia è difficile che un nuovo amore trovi spazio.

domenica 27 dicembre 2009

vacanze di natale

l'immagine è di: www.ladonnadelmare.com/Fari/Faro-nella_neve.jpg

Passerò queste vacanze al Faro. Sola, si.

E' sempre un buon posto dove fermarsi a recuperare le forze.

Quando sono al Faro mi capita spesso di avere come sottofondo, nei miei movimenti e nei miei pensieri, una specie di "ballata degli amori perduti".

E' una ballata che sembra triste all'inizio ma che poi, proprio come quella di Fabrizio De Andrè, si conclude con la gratitudine per gli amori che ci sono solo passati vicino.

La mia ballata è anche allegra. Mi parla di amori che durano tutta una vita e che, simili ai vetrini del caleidoscopio, si smembrano, si scompongono e prendono una nuova forma. Proprio come la vita.

La mia ballata è sempre un po' malinconica. Lo so.

E' malinconica come questo Faro, come la mia bicicletta sotto la neve, come il canale della Martesana d'inverno.

Ma è una malinconia leggera, con cui si può ben convivere.









mercoledì 23 dicembre 2009

la notte della nevicata



La notte della nevicata sono uscita per strada.

Tutto fermo e silenzioso. Un bel freddo duro.

Esco per consegnare gli ultimi cioccolatini ad una amica, con pizza e chiacchiere.

Leggerezza, piacevolezza. La facilità di riannodare nodi allentati tanti anni fa. Patrimoni di esperienze comuni che non vanno persi.

A casa non so resistere alla tentazione di alzare completamente il lucernario per liberarlo dalla neve. Fantastica idea, tutta la neve che era sopra è scivolata docilmente dentro casa. Passando abbondantemente dalla mia testa e poi giù per il collo. Non ho parole per descrivere la sensazione.

Ora però la finestrina è pulita e posso di nuovo vedere il cielo e la neve che continua a cadere.

La neve che stava fuori adesso è nella mia vasca da bagno. Comodo vero? Chissà se riesco a conservarla fino all'estate. Così da poter rinfrescare qualche pomeriggio arroventato.

venerdì 18 dicembre 2009

neve e cioccolato


Da principio è stata solo una sensazione.

Erano giorni che la radio ci allertava, e oggi in particolare tutti sapevamo che sarebbe accaduto.

Ma ancor prima di poterne sentire l'odore, mentre spargevo il cioccolato sul marmo per temperarlo, ho avvertito che un cambiamento era in atto. Là fuori.

Infatti spostando lo sguardo sul lucernario l'ho vista.
Certo che è una sensazione insolita: cioccolato tiepido sotto le dita e fiocchi di neve che cadono sopra la testa.

La prima neve della stagione è arrivata. E io sono nella condizione migliore per godermela.

Neve e cioccolato, si, niente male.

domenica 6 dicembre 2009

domenica


Sveglia all'alba. In tempo per vedere il sole sorgere da un angolo del cortile.

Poi rallento e mi gusto la giornata a piccoli sorsi.

Momento dopo momento, con tutte le sensazioni che contengono.

Si, ancora una volta non posso far a meno di pensare che sono una ragazza molto fortunata. Per quello che sono, niente di più.

venerdì 4 dicembre 2009

brrrr


Gran freddo questa mattina. Non mi ero accorta.

Spesso sono atermica. Cioè non penso mai che il freddo o il caldo possano influire sulle mie condizioni. Magari tremo ma ci metto un po' ad associare questo stato al freddo. Al contrario d'estate non capisco proprio subito che se sono fradicia di sudore e ho la pressione a dieci, forse è perchè fa caldo.

Si, è vero. Su queste cose sono piuttosto tardiva.

Comunque stamattina non tremavo. Stavo proprio bene.

Solo quando ho visto il cioccolato coagularsi nei dieci centimetri di tragitto tra il pentolino e lo stampo ho capito che forse la temperatura era troppo bassa.

Così, visto le difficoltà che trovo ad ascoltarmi, anche perchè spesso non mi parlo e quando lo faccio non sempre mi capisco, comincerò ad ascoltare il cioccolato.

giovedì 3 dicembre 2009

giocando col tempo


Oggi è successo qualcosa di strano. Sembrava che il tempo avesse voglia di divertirsi cambiando continuamente velocità.

Ma non solo.

Ad esempio quando sono passata sotto l'orologio del binario 20, lui segnava, come al solito dato che è rotto, le dieci e venticinque. Si ma il fatto straordinario è che oggi erano proprio le dieci e venticinque! Non so esattamente cosa voglia dire, ma sono sicura che vuol dire qualcosa.

Poi, convinta di essere in ritardo, scopro invece di essere in anticipo. Bene, dico, bevo un caffè. Possibile che ci abbia messo un'ora? Così mi ritrovo in ritardo ma, visto che già pensavo di esserlo, mi dico che ho recuperato l'anticipo e mi metto a ridere da sola.

E poi avanti così, tutto il giorno. Il tempo mi scappa via e poi mi accorgo che è dietro di me, mi distraggo un attimo ed è già buio e io non ho ancora fatto neanche un cioccolatino.

Ed ecco che all'improvviso mi trovo davanti la Regina Bianca che tuona:

"Tagliatele la testa! Sta ammazzando il tempo!"

martedì 1 dicembre 2009

ritorno a casa


Così siamo rientrati. Io e pochi altri a dire il vero. La maggior parte dei miei cioccolatini non sono più tornati a casa. Hanno preferito restare sull'Appennino.

O forse non hanno avuto scelta.

Ahi, il triste destino dei troppo buoni...

Io mi sento un po' stordita, stremata, spremuta.

E' stato un bel tour. Un tour emozionale.

D'altra parte si trattava di cioccolatini emotivici, mica di mortadella. Ovvio che l'animo ci resta un po' ingarbugliato.

Adesso riprendo forze e fantasia, aiutata dalla luna piena appena fuori dalla mia finestra, dall'aroma della arancia che cuoce insieme alla cannella, e da quello dello zenzero che si insinua prepotentemente come per cancellare la memoria della fatica.

E allora risalta solo l'essenziale: la forza dei legami costruiti nel tempo, la gioia di sentire di essere rimasta nel cuore. Grazie.