giovedì 1 luglio 2010

equilibrismi


Fare il funambolo sicuramente non è mai stata la mia aspirazione.

Ma più vivo e più mi rendo conto che forse la mia strada non è altro che una corda tesa.

Qualche volta, quando mi sento più audace, do una sbirciatina di sotto. Così, giusto per controllare se la rete è al suo posto. Ma francamente non sono mai riuscita a vederla.

Quindi non mi resta che mettere un piede dietro l'altro, respirando profondamente e lentamente, sorridendo e assaporando tutta l'ebrezza dello stare perennemente in equilibrio.

Cercando in continuazione il mio baricentro esatto, senza mai restare immobile ma facendo la mia parte nel sottile movimento dell'universo.

Recentemente spostandomi in alta quota ho visto il fiume scorrere sotto di me, e riflessa nell'acqua ho potuto vedere la mia immagine avanzare sotto il pelo dell'acqua.

Allora ho capito che la rete c'è.

Ho capito che la mia rete sono io, e quando sono in buona armonia con il ritmo dell'universo è l'universo stesso che la tiene tesa.


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