domenica 6 marzo 2011

la vita, squisita!


Dopo qualche giorno passato per lo più ad ascoltare il silenzio comincio ad avvertire qualcosa di diverso.
Da principio è come una semplice differenza di ritmo nel suono costante del silenzio, come una specie di extra sistole, ritmica e poco appariscente. La seguo distrattamente, ora dopo ora, mentre sento che il mio corpo è sempre più rilassato. La prima constatazione di rilassamento si evidenzia agli angoli della bocca: vanno all'insù, così, da soli, senza che nessuno li abbia provocati. Se ne vanno all'insù con una forza incredibile, come se saltassero fuori, come se non ne potessero più di stare rigidi, con quella piega dura verso il basso.
E poi, di seguito i pensieri, anche con gli occhi chiusi posso sentire che il loro colore è cambiato: da un brutto marron sporco sono passati al verde prato,anzi una tonalità più chiara, direi verde germoglio.
Allora torno a cercare il silenzio squisito e mi accorgo di far fatica, l'extra sistole ormai si è insediata e sembra acquisti forza minuto dopo minuto.
Così capisco che è ora di alzarsi e assecondare il nuovo ritmo, l'energia sparita ricompare e le mie nuove bellissime gelée mi sorridono da dentro il frigorifero. Hanno bisogno di essere perfezionate, bisogno di cure e di attenzioni. Sanno di primavera e sono così piene di di dolcezza e vitamine da sembrare vive... non posso che lasciarne sciogliere una in bocca e godere di un istante perfetto: "Les Gelées de l'amour parfait", ecco come le chiamerò, pronte a sgomitare per prendersi il posto dei cioccolatini come rimedio estivo per gli affanni dell'anima.
Squisite sì, come la vita, sì come l'amore!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ogni tanto, durante i viaggi intorno al mondo, leggo il Suo diario perchè mi innesca altrettanti ragionamenti. Spero di leggere nel suo diario che un uomo intelligente, sensibile e capace di apprezzare ciò che Lei esprime, possa rompere il silenzio della stanza e dialogare con lei sui suoi pensieri gustando anche i gustosi cioccolatini.
Ne sarei felice.

Uno sconosciuto