venerdì 20 maggio 2011

dire, fare, baciare, cantare...


Bisogna pur dire, lasciare scappare fuori l'entuasiamo, l'emozione e la commozione. Bisogna che la gioia sia libera di venir su fin sulle labbra per piegarle a sorrisi contagiosi, fino alle lacrime, contagiose anche quelle e anche imbarazzanti, rivelatrici di una passione che forse non osavamo pensare tanto potente.
La forza eccezionale del crederci davvero, serenamente e senza retorica, mettendo in gioco prima di tutto il nostro modo di essere, impegnandoci per la felicità di tutti. A partire da noi, da qui, adesso.
Il vento ha girato e ci ha mostrato che il mondo può anche non essere dei furbi e degli arroganti. Continuiamo a remare

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara signora, le assicuro che siamo in molti a remare forte sulla vecchia barca, come Lei suggerisce, e tutti hanno il sorriso sulla faccia alimentato dalla speranza di raggiungere il traguardo.
Forza!
Un vecchio marinaio.

Lola Torres ha detto...

certo che sapere che su questa barca c'è un esperto marinaio come lei, rafforza la mia convinzione che il vento che sta soffiando non smetterà di accompagnarci
grazie!

Anonimo ha detto...

Compagni di viaggio e di fatica nel remare. Siamo tutti sudati e felici di essere approdati dove volevamo. Ora bisogna stare uniti come nella barca e lavorare sodo per raggiungere insieme gli obiettivi che avevamo definito.
Il vecchio marinaio.

Lola Torres ha detto...

remare in sincronia e trovare il ritmo giusto
le onde non ci fanno paura perchè nel mare siamo cresciuti ed è nostro amico
i più stanchi possono riposarsi sedendo a pagliolo per poi dare il cambio a chi non si è fermato
tenendosi d'occhio per non perdere mai la rotta
ma gustandosi il viaggio e il paesaggio in buona compagnia