lunedì 8 agosto 2011

città piena



Foto di Paolo Cristofari

Sembra che quest'anno il momento magico in cui posso vedere il manto stradale leggermente più alto, sentire il respiro della città che si allarga e godere della piccola solidarietà da sopravvissuti tra noi restanti, beh, sembrerebbe proprio che quest'anno non debba arrivare.
Sì, siamo tutti qui, sprovvisti di solleone ci rinfreschiamo le idee pedalando sotto la pioggia.
Il mio cervello però è in vacanza, se lo chiamo non risponde, momentaneamente non raggiungibile.
Lo lascio a riposo, faccio a meno, non è mica indispensabile come crede.
Posso sopravvivere benissimo per un paio di settimane prendendo le piccole decisioni quotidiane guidata dal cuore o dalla pancia.
Tutto il resto può riposare.

1 commento:

wabes ha detto...

ecco la poesia che sboccia dal banale! t'adoro