martedì 16 agosto 2011

MINA VAGANTE


Assentandomi dal vuoto che mi ero creata intorno mi sono immersa mani e piedi in un bel pieno, caldo, familiare e accogliente.
Pensavo che al ritorno avrei trovato tutto come prima, la città pienotta e non troppo calda, invece... sorpresa, sorpresa, sorpresa!
Ora c'è veramente il vuoto e il silenzio che aspettavo. E anche il caldo.
Così, come una mina vagante disinnescata ormai da tempo, con questa canzone che mi suona nel cervello, mi aggiro alla due del pomeriggio alla ricerca di un bar.
Vorrei solo un caffé.

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