domenica 3 giugno 2012

una giornata al contrario




non è certo la prima volta che una giornata apparentemente inoffensiva si mette a girare al contrario.
Così è stato ieri e ci sono volute quasi dodici ore di sonno per eliminare la stanchezza accumulata.
Sì, perchè un giorno al contrario è uno sforzo inaudito, ti sfinisce, ti atterra e ti ribalta.
Ma oggi, beh oggi, nonostante un residuo di sonno che mi era rimasto in tasca, oggi è stata una giornata baciata dal sorriso, dal senso di compiutezza, dalla felicità insomma...
e allora ecco spiegato il senso di una giornata al contrario, il perchè di tanta fatica... certo, un giorno al contrario serve a capovolgere le tue sensazioni negative, il punto di vista senza via d'uscita, il senso di oppressione annebbiante.  
Già, una giornata al contrario ti rimette nel verso giusto, quello che ti consente di guardare oltre, oltre l'oscurità verso la luce...

3 commenti:

carla benedetti ha detto...

sai Lolla come si chiama in narrativa una giornata al contrario? Anticlimax: quando tutto va storto oppure la storia ha un momento di pausa di rallentamento del ritmo. In realtà è un espediente letterario per preparare il momento clou della storia: il climax
cari saluti e tanti climax
carl

Lola Torres ha detto...

già, grazie Carla
più climax e meno cleenex!

Anonimo ha detto...

Gentile e intelligente signora Lola, quando "una giornata è al contrario", prenda la bici, vada di corsa al Faro, apra la finestra con la vista sul mare, si prepari un "negroni", si sdrai sul divano ed ascolti il suono delle onde della battigia sottostante.
Con simpatia e cordialità
Un vecchio suo estimatore del diario.