domenica 19 agosto 2012

calura estiva

Roy Lichtenstein

Quando perdo il senso del tempo, del caldo e del fresco, del sonno e della veglia, allora nuoto in uno spazio magico.
Ci vuole pazienza, tempo e molta fiducia, bisogna lasciare che il respiro interiore si faccia strada in mezzo ai pensieri stantii e che li rigeneri, oppure li uccida.
Sì lo so che  uccidere è una brutta parola ma con certi pensieri molesti bisogna farlo.
Commettere questa piccola violenza è indispensabile per ossigenare anima e cuore.
I pensieri uccisi non sono vuoto a perdere. Ad essi spetta una sepoltura in pompa magna affinché il loro ricordo non si spenga.
Conservo in un cassetto del cuore ogni pensiero che ho ucciso. Ad essi offro ogni giorno un sospiro vitale, affinché possano rinascere migliori.

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