martedì 18 settembre 2012

la strada

Il momento è difficile, chiaro.
Ogni volta che guardo i miei piccoli drammi, i miei dispiaceri da quattro soldi, non posso fare a meno di gettare uno sguardo più ampio, oltre me stessa, oltre le persone che amo, oltre le cose che in qualche modo mi riguardano, oltre, oltre, oltre.
E più vado in là, più lo sgomento sale, il senso di impotenza, di minuscoleria.
Poi respiro forte e cerco qualcosa dentro me, qualcosa per sentirmi grande, adeguata alla minaccia, qualcosa per credere che una strada, per quanto tortuosa e scomoda, ci debba essere... ed eccola qui, oggi l'ho trovata in queste parole:


«La strada non c'è.

Da qui in poi, speranza.

Mi manca il respiro,
da qui in poi, speranza.
Se la strada non c'è,
la costruisco mentre procedo.
Da qui in poi, storia.
Storia non come passato, ma come tutto ciò che è».

( Ko Un da "Songs for Tomorrow", 1992)

domenica 16 settembre 2012

dall'off all'uff

esercitare liberamente l'uff può essere salutare.
Meglio privatamente però perché può essere facilmente scambiato per un'insofferenza, un lamento, un disagio.
Con una certa discrezione invece possiamo uffarci, sbuffando, a sazietà.
Non occorre un motivo particolare. L'uff è leggero e libero di salire in cielo come un palloncino e lì perdersi tra un'infinità di altri uff senza padrone e senza memoria.
Lo so bene, queste sono riflessioni che lasciano il tempo che trovano, ma un esercito di uff una volta ha fatto girare il vento!

venerdì 7 settembre 2012

on e off

Tra spossatezza e rilanci d'energia fatico a trovare un punto di equilibrio. 
Cerco pace ed intensità allo stesso tempo.
Forse una pace intensa alla fine produce adrenalina e mi induce ad esplorare emozioni che pensavo sotterrate ma che invece sono ancora vitali e irrinunciabili.
Ho sempre bisogno di un pizzico di contrario per assaporare la bellezza del dritto, anche se non sempre sono pronta a ribaltarlo, a riconoscergli inadeguatezza quando, all'improvviso, condizioni e punto di vista cambiano.
On e off, luce e ombra, indivisibili.

mercoledì 5 settembre 2012

scivoloni memorabili


Qualcosa di simile a quello che accade nei sogni.
Cominci a scivolare, rotolare, capitombolare. Tu sei cosciente ma il tuo corpo non risponde ai comandi, semplicemente non si ferma, non può fermarsi... non riesci mai a vederlo a terra inerme ma contemporaneamente non hai nessuna forza nelle braccia, nelle gambe. 
Non puoi fare a meno di cadere.
Oppure svegliarti e constatare con un respiro di essere ancora tutta intera.
Ecco più o meno così. In quest'ultimo periodo il quadro comandi va in tilt e a me non resta che assecondare il pilota automatico e obbedire ai suoi capricci.
Mi domando dov'è finita tutta la mia forza, la cerco dietro lo specchio ma ci trovo solo polvere. 
Forse che rimuovere la polvere potrà aiutarmi a ritrovare l'energia?