domenica 30 dicembre 2012

il cuore


Questa notte mi è scoppiato il cuore. 
Oh, nessun dolore, non me ne sono nemmeno accorta. Lui è scoppiato e io ho potuto addormentarmi serena, serena e senza cuore, libera dal bene e dal male.
L'ho ritrovato questa mattina sul comodino. 
Curioso, sembrava un palloncino sgonfio. Un palloncino di un bel rosso bordeaux, anzi no,  sembrava piuttosto un calice di vino, di Bordeaux, vellutato, rotondo e carico di retrogusti, vivo.
L'ho esaminato con cura e sono rimasta colpita dal suo tessuto, sembrava un po' raso un po' velluto ma anche gomma, gomma ed elastico, Elastan credo ma di una qualità eccellente. Chissà dove lo producono, così perfetto forse in Germania, ma è anche così elegante, probabilmente in Giappone, sì. Il taglio invece è senza dubbio italiano, grande stile, roba di sartoria.
E neanche un graffio, non una sgualcitura.
A saperlo lo lasciavo scoppiare prima, invece di portarmi dietro tutto quel dolore, tutto quell'amore malsano.
Lo rivolto, gli restituisco la sua forma stirandolo un po' con la mano, e infine lo rinfilo al suo posto.
Sotto al seno, caldo a proteggerlo.

sabato 29 dicembre 2012

crudités


Nel mondo delle crudités tutto è esattamente quello che sembra.
Non serve trucco, tatto o buona creanza.
Questa è la realtà, bere o affogare.
Gli esseri, seppure amati, finiscono. Umani o animali, comunque calore di sangue che scorre e che un dato momento si ferma e gela.
Crudités e crauté.
Un epitaffio scritto nel web, come fosse una cosa che non ti riguarda, un affetto passato, passato di proprietà, che non necessita neppure il tuo cordoglio.
Ciao Big, dolcissima gatta.

mercoledì 26 dicembre 2012

il metro di paragone


Badando solo a se stessi qualche volta si può perdere il senso della misura, del bello e del brutto, insomma della realtà.
Mi viene in mente di nuovo la storia del dio Indra e della rete sospesa sopra al suo palazzo. Ad ogni nodo è legato un gioiello che riflette in sé la luce degli altri, rendendo la rete straordinariamente luminosa.
Così è il mondo delle relazioni dove ognuno, rispecchiandosi nell'altro, riflette la propria luce vitale ad un altro e un altro ancora.
Non importa la potenza, il colore o la forma di ogni singola luce: ognuna ha il suo perché, il suo caratterino, il suo certificato di esistenza.
Questa è la vita, dovremmo ricordarlo ogni volta che ci rintaniamo in qualche angolo oscuro.

mercoledì 19 dicembre 2012

da una favola all'altra

Ora che le luci del circo si sono spente mi sono accorta che, quasi inconsapevolmente, sono scivolata pian piano in un altra favola.
Questa volta però sono io a condurre la slitta e i cioccolatini se ne stanno dietro buoni buoni e, per una volta, in silenzio.
Ho capito di essere proprio io alla guida nello stesso istante in cui mi sono accorta di saper guidare. Certo qualche momento di panico c'è stato ma poi, nonostante la bufera di neve, ho trovato la mia pista tra gli alberi, illuminata da piccoli segnali benevoli che forse solo io posso vedere.
Ora viaggiamo dolcemente, la bufera sembra passata, i cioccolatini si sono addormentati e io, seguendo le lucine tra la neve mi godo la discesa... sicura che il meglio debba ancora venire!

sabato 15 dicembre 2012

entrando nelle favole


Grazie alla bella nevicata ora è più facile giocare a entrare nelle favole.
La favola di oggi ha tanti nomi, ma tutti bianchi di neve e di ghiaccio.
Il luogo magico è quello del Palazzo del Ghiaccio, in Via Piranesi 14 a Milano.
Io e i miei cioccolatini siamo già pronti, e avvolti in  mantella bianca e calzerotti di lana (anche per loro certo!) aspettiamo la slitta che ci porterà al Palazzo...
e che la favola abbia inizio!


SABATO 15 DICEMBRE DALLE 17,30 ALLE 2 DI NOTTE (!!!) E DOMENICA 16 DALLE 12,30 ALLE 22,30

info qui

lunedì 10 dicembre 2012

l'inquietudine dei cioccolatini


Alla fin della fiera i cioccolatini erano tornati a casa.

Stanchi, sudati e a ben sentire anche un po' puzzolenti di fritto.
Insomma un disastro.
Il fatto è che loro sono così... emotivici, che si lasciano trasportare da emozioni e tentazioni senza nessun freno.
Prima di metterli a letto ho dovuto lavarli con cura, pettinarli e confortarli. Qualcuno aveva mal di pancia per i troppi arancini di riso ingoiati e c'è voluta più di una tazza di camomilla per farli addormentare.
Altri... beh, meglio sorvolare.
Ora finalmente dormono, ma già li ho sentiti parlottare tra loro nel sonno... non so, forse mi sbaglio, ma mi pare dicessero di voler andare al Circo, ma non in uno qualsiasi...
mah, che stranezza, mi pare proprio di aver sentito dire che il prossimo week end se ne andranno al CIRCO delle PULCI!!!
Al Palazzo del Ghiaccio, sabato 15 e domenica 16 dicembre