giovedì 23 maggio 2013

l'incanto




Capita che un giorno a sorpresa qualcosa scalfisca il nocciolo duro del tuo cuore, il tuo muro di indifferenza, diffidenza, apatia.
Non capisci perché all'improvviso le tue percezioni registrino un'atmosfera diversa, è una cosa che sfugge alla mente ma qualcosa di diverso sta producendo una sensazione preziosa: l'incanto.
Ci sono miliardi di situazioni/emozioni in ogni attimo ma c'è un solo attimo in cui una particolare causa esterna viene a risvegliare un' emozione interna, che mi lascia senza fiato per la bellezza della sua eccezionale normalità.
Così oggi comincio una giornata incantata, grazie!

domenica 19 maggio 2013

Amarcord



La mia memoria ha una facoltà straordinaria nel conservare ricordi.
Che non è esattamente "il ricordare", in cui a dirla tutta non vado molto forte, è più un tener da conto, metter da parte.
Sono piccoli ricordi, piccole cose inermi oppure gesti, parole o colori, che all'improvviso si manifestano, magari allacciandosi ad un discorso che non c'entra davvero nulla, sono come citazioni, come note a fondo pagina che si ripetono più e più volte.
Le più insistenti sono quelle che mi riportano alle persone scomparse. Scomparse da questo mondo o semplicemente dal mio mondo. Queste ultime sono le più dolorose, sono citazioni a perdere, senza risposte e senza senso.
Per fortuna però, come un aria di primavera, o di neve, o un odore di pioggia, ecco che arriva una ventata di ricordi gentili, ricordi senza rimpianti, arrivano così, giusto per sfrucugliarmi un po' la malinconia.  

venerdì 17 maggio 2013

consapevolezza


Fare ogni piccola cosa con consapevolezza, escludere momentaneamente tutto il resto, restare qui nel presente di questo attimo per assaporarlo, coglierlo in tutta la sua complessità, mangiarlo e digerirlo.
A volte trito tutto senza neppure soffermarmi su di un sapore, sul colore. Non sto parlando del cibo, sto parlando di attimi, momenti ma anche giorni e periodi interi.
Ora invece mi fermo qui, respiro, ascolto questa bella musica e sorrido. Fuori ha smesso di piovere e un raggio di sole viene ad illuminare le mie mani. Le previsioni avevano detto pioggia tutto il giorno ma il presente, questo piccolo presente, sa essere di gran lunga migliore di ogni generica previsione. Basta fermarsi ad ascoltarlo.

Qualcuno chiese al Buddha:
"Come dobbiamo meditare?"
Il Buddha rispose:
"Qualsiasi cosa facciate, 
fatela con consapevolezza;
questa è meditazione.
Camminando,
camminate con attenzione, 
come se camminare fosse tutto;
mangiando,
mangiate con consapevolezza, 
come se non esistesse nient'altro;
alzandovi,
alzatevi con consapevolezza;
sedendovi,
sedetevi con consapevolezza.
Tutte le vostre azioni diventano consapevoli, 
la vostra mente non fluttua più oltre questo istante,
resta nel presente,
si assesta nel presente:
questa è meditazione."

martedì 7 maggio 2013

il mare in tasca


Certo, bisogna ben inventarsi qualcosa ogni giorno.
Qualcosa che ci possa incantare e divertire come un nuovo amore, un gioco segreto tra noi e noi, un nuovo sentiero da esplorare, una nuova luna da acchiappare...
Non è sempre così facile, certe volte la parte peggiore della realtà viene a disturbare il mio gioco e si piazza lì di traverso, come qualcosa che non riesce ad essere digerito.
Ma io insisto, a volte senza neanche dovermi sforzare.
Così la giornata prende colore e si trasforma fino a farmi sentire l'odore del mare.
Certe volte arriva da fuori ma io lo so ci metto del mio.
Sabato per esempio Gabriella Fantuz mi ha portato un nuovo Faro e così la sera, mentre pedalavo tutta contenta verso casa col mio Faro nella cestina della bicicletta, mi sono trovata al mare, sugli scogli, con le onde che venivano a bagnarmi i piedi...
poco importa se mi trovavo in Piazza Minniti dove per tutto il giorno ci sono state le bancarelle del pesce ed ora stavano lavando la strada, io e il mio nuovo Faro eravamo al mare!

mercoledì 1 maggio 2013

memoria


Non sempre si possono condividere cose private su un diario pubblico. Io però lo faccio, lo faccio spesso, nascondendo qualcosa. Cerco di prendere le distanze dal mio piccolo io  pensando che se il messaggio è positivo allora alcune cose, fatti, emozioni o esperienze, meritano di essere condivise.
Certe volte invece scrivo esclusivamente per me, come un promemoria che posso comprendere io sola.
Questa memoria è per salutare la mia mamma, per conservarne la sua essenza profonda e per ringraziarla. Lei nella vita ha fatto soprattutto la mamma, ci ha allevato, cresciuto e trasmesso valori.
Lei aveva una sensibilità speciale per lo stile, come ricerca di quel qualcosa di particolare che non è comune ma espressione della propria personalità. Lei lo chiamava "estro" e mi diceva sempre: "Sì, hai dell'estro!"
E così ha dato ossigeno a tutte mie aspirazioni e l'audacia per provarci, provarci sempre...
Grazie mamma, fai buon viaggio!