domenica 23 giugno 2013

brani casuali


quando non so che pesci pigliare, a volte, in certe giornate così luminose da far male...
quando la mente non riesce a mettere ordine tra le emozioni, non riesce a scriverle, descriverle, comprenderle.
Meglio affidarsi alla casualità, meglio lasciar le reti a mare e concentrarsi solo sui riflessi di luce sull'acqua.
Sì meglio. Il fatto è che oggi l'aria di Milano sa di mare e di montagna, sa di vacanza.
Ma non si tratta di vacanze sognate, si tratta di vacanze passate, vacanze infantili,  i fratelli, la mamma e quella schiacciatina che ci dava uscendo dall'acqua... il sale mischiato alla sabbia sotto ai denti, una sensazione così precisa, tangibile. 
Come il profumo di focaccia che entra ora dalla finestra, è lui il vero innescatore di ricordi, va a spalmarsi sui  brani casuali che escono dalle casse per dare il via ad una deflagrazione emotiva scomposta...
Ahi, le giornate troppo luminose! 


giovedì 20 giugno 2013

oltre i miei occhi



inviato speciale a Formentera

Ogni tanto mi arriva un faro.
Il pensiero più facile è sempre quello della solitudine, ma anche di quel bastare a se stesso luminoso che ispira, quel suo essere semplicemente "un Faro".
Oggi invece salgo nella stanza della lanterna per un altro motivo: voglio vedere più in là!
Voglio allungarmi sulla punta dei piedi e vedere oltre, oltre i miei limiti, oltre la mia piccola altezza.
Voglio alzarmi per innalzarmi, per non rimanere seduta qui a non vedere altro se non il possibile.
Voglio vedere oltre il mare e oltre il muro, voglio vedere l'impossibile!... di più,  voglio sedurlo, conquistarlo e  amarlo per generare infiniti sogni colorati!


sabato 8 giugno 2013

amo la polvere



Ho passato una vita a scansarla. Più spesso ad ignorarla. Non la capivo, non l'ho mai capita. 
"Chiedi alla polvere" diceva Lui, e io alzando un po' il mento e inarcando le sopracciglia, assumevo un'espressione interrogativa e per un attimo la guardavo, ma poi preferivo ignorarla e andavo avanti senza intender risposte.
Fino a questa mattina. Fino a quell'istante in cui lei, baciata dal sole, mi ha detto "amami!"
Così ho cominciato ad accarezzarla, piano, perché non se ne andasse da tutte le parti ... ho preso in mano ogni oggetto su cui lei dormiva ed ho capito.
Grazie alla polvere!
Perché è lei che ci custodisce i ricordi, perché quando l'accarezziamo ce li fa tornare splendenti.
A lei affido foto, libri e ritratti, ma anche un'infinità di oggetti senza senso apparente ma che una volta ripresi tra le mani svelano sorrisi, segreti, e mille altre meraviglie ancora.


martedì 4 giugno 2013

minuscolaggini




a che serve la mia piccola felicità se non può combattere le infinite ingiustizie, guerre, catastrofi, fame, miserie e malattie del mondo?
a cosa serve raccontare qui sensazioni e sentimenti positivi che nel confronto con la realtà grande diventano stucchevolezze?
e poi ancora mi domando se ha senso cercare il proprio successo, aver sogni e desideri da realizzare mentre intorno il mondo urla disperazione?
Spesso il senso sfugge e in quel momento vince l'egoismo e allora scompaiono i valori e ogni mezzo è buono pur di portare a casa il tuo risultato.
Invece il senso c'è.
Il senso è quello che partendo dal piccolo, dal particolare, da noi stessi, come tirando un sasso piatto nel lago possiamo creare tanti anelli concentrici, fino a toccare il cuore e la mente, fino a produrre una vibrazione che induce al cambiamento. 
Fino a far emergere uno sguardo capace di vedere la strada migliore, quella che ci fa di procedere, quella che ci permette di vincere e di far vincere i valori in cui continuiamo a credere, malgrado tutto, ancora.