venerdì 28 marzo 2014

pollici


Pare che dal mio famigerato pollice nero stia emergendo un timido pollice verde.
E' vero che negli ultimi anni ho assassinato 3 kentie, una mimosa e svariate piantine di cui non sono stata nemmeno capace di imparare il nome, vero ma...
sembra che a partire proprio dal primo gennaio, quando un ciclamino, peraltro color ciclamino, ha voluto omaggiarmi di una fioritura inaspettata sulla finestra della cucina, beh da quel giorno le mie piantine non solo sopravvivono ma si permettono anche di essere un tantino rigogliose.
Scrivo tutto ciò solo per arrivare a dire che non importa quanto sia nero il tuo pollice, "dentro" c'è sicuramente un anima verde, o rosa, o persino tutta d'oro!
...e dico pollice ma potrei dire cuore, o pensiero, o vita! 
I colori sono dentro di noi, basta crederci... e nutrirli! 

domenica 23 marzo 2014

Libertà di non-pensiero


Mi alleno nell'arte di escludere la mente. Voglio resettare ogni pensiero e privarmi di ogni facoltà connettiva... almeno per un po'!
Voglio provare ad ascoltare/sentire senza il filtro di una mente impicciona e saccente.
Voglio mandare in vacanza il cervello in un luogo remoto, senza mezzi a disposizione per tornare a casa.
Perchè lui è tenace e furbo: se mi limito a chiuderlo in un cassetto ecco che dopo un attimo salta fuori e mi torna a molestare, stacco la spina e lui mi si riconnette wireless...
Mi costringe a pensare, ma non è questo il peggio, mi costringe a pensare in un certo modo, nel suo modo.
E il modo di un  cervello è sempre quello, un po' razionale se è di quella natura, ma più spesso in modo petulante, basandosi cioè sulle esperienze vissute, passate e probabilmente mal digerite.
Certo l'allenamento è impegnativo ma sono convinta che presto il mio muscolo del vuoto saprà prendere il giusto spazio.



venerdì 21 marzo 2014

sola nel blu

 

Tornando a casa quando è buio l'odore è già quello delle sere d'estate.
Stasera però ho negli occhi i colori di Ivano  ma non solo.
Pedalo piano pensando a quanto possiamo fare per rendere la nostra vita un'opera d'arte. 
Quanto più la salita è dura quanto i colori sono vivi, vitali di una vita propria, o forse di noi.
Ci vuole tanta forza certo, bisogna andarla a stanare proprio lì, nel nostro centro.
Credo proprio che ci sia questo dentro a questi colori.
Grazie Ivano!


domenica 2 marzo 2014

momento

 
non è un gran momento. Non completamente certo, anzi per molti aspetti è davvero un gran momento.
Non è un un gran momento per il modo in cui mi lascio frullare da cento cose diverse perdendo continuamente il mio baricentro.
Vale a dire io, me medesima.
Smetto, a volte per ore, a volte per giorni interi, di essere padrona di me. Annaspo e seguo l'onda semplicemente per non affogare. Passioni scomposte mi costringono a proseguire a zig zag.
Cerco di mettere ordine ma loro giustamente si ribellano. Dicono che il disordine, la sorpresa, l'inaspettato sono aspetti indivisibili della passione stessa. Tocca viverli, oppure rinunciare.
Ed è così che mi convincono che questo in realtà è un momento fenomenale, ricco di imput e di profumi che sarebbe un peccato non seguire anche solo per un istante.
Resto nel frullatore, nel mio disordine di caleidoscopio. Procedo provando, sperimentando, assaporando.
Poi, ne sono certa, qualcosa di fantastico ne verrà fuori.