giovedì 26 giugno 2014

viva milano



Quando vivevo in paradiso provavo a volte una sensazione di disagio.
Troppa bellezza mi imbarazzava e subito me ne facevo una colpa... vedevo me stessa inadeguata, sbagliata, impura perché quella luce così perfetta metteva in evidenza tutta la mia carenza di perfezione.
Vivo molto meglio all'inferno, nella caotica imperfezione delle infinite anime della città, cercando un orizzonte che non è mai uguale, che non è mai pulito ma sempre contaminato, da "eventi", polveri sottili o da grosse costruzioni, da specchi e boschi inventati che si riflettono l'uno nell' altro come a voler cercare una fusione ideale...
Ma più di tutto mi piace guardare la vita, le vite, la forza incredibile, l'energia e la fantasia che si ricrea ogni giorno, in un misto variegato che comprende il mondo. Con tutta la sua vitale imperfezione.

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