lunedì 4 agosto 2014

nel vuoto


Da principio, appena fatto silenzio e buio, non distinguevo un granché.
Sentivo che si era creato più spazio e che l'aria aveva ripreso a fluire nel cervello ma questo semmai aveva solo messo in luce un senso di vuoto più grande di quanto potessi sospettare.
Ma avevo deciso di crederci, nel mio cervello voglio dire.
E oggi finalmente li ho visti. Alcuni chiaramente, altri solo un'intuizione.
Così ho ricominciato a riannodare i fili della mia fantasia. Fili diversi, di svariate materie e colori.
Alcuni sono sporchi di cioccolato e restano un po' indietro paurosi come sono del sole d'agosto.
Altri, sanguigni e carnali attraversano il cuore ed escono vittoriosi dall'altra parte.
Altri ancora sono dorati e leggermente luminosi, piuttosto seducenti, corrono appena sottopelle e sfiorano i sensi sfidandoli ad aprirsi.
I più complessi fanno giri contorti, passano dal cervello, toccano tutti gli interruttori e accendendo lucette qui e la, fanno venire la voglia di ballare, per poi scendere giù in picchiata diretti al cuore, passarlo da parte a parte e legarlo stretto. 
E questi ultimi sono sublimi, rari e pericolosi. Andranno riannodati con cura, ad uno ad uno.

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