lunedì 31 agosto 2015

L'ultimo pisolino


Sacrosanto. Ambito e guadagnato
ne faccio tesoro, metto da parte il ricordo di questa leggerezza-penombra
luce che filtra attraverso le veneziane
ricordi di amori passati
gioia - commozione - determinazione nuova, tutto insieme in questo pomeriggio dell'ultimo di agosto.
Poi queste parole, di Tagore, che vorrei mangiare e fare mie:

"Chissà perché - io stesso non ne ho idea -
la mia vita si è svegliata dal dormiveglia, ora
dopo tanti anni?
La mia vita si è svegliata dal dormiveglia, ora.
C'è molta acqua; le onde si alzano e si gonfiano.
Il desiderio della vita, la passione per la vita-
non potevo rimanere chiuso in me e respingerla.
Il monte, rombando, scuote e fa tremare la terra.
Le rocce, rombando, franano.
Le onde spumeggianti, ruggendo, si gonfiano
e scrosciano furiose.

Dando voce ai pensieri del mio cuore,
cantando la melodia del mio cuore,
più generosamente offro la mia vita, più essa sgorga in abbondanza.
È inesauribile.

Ho molte parole da dire, molte canzoni da cantare.
La mia vita trabocca: trabocca di gioia, trabocca di sogni.
La vita trabocca in estasi.
Cos'è paragonabile a una simile gioia?
A una simile bellezza?"

TAGORE - I CANTI DEL MATTINO - IL RISVEGLIO DELLA CASCATA

venerdì 14 agosto 2015

Piccolezze



Mi perdo felice in spazi minuti. 
Non importa cosa c'è intorno, è probabile che quello che c'è dentro cancelli ogni bruttura circostante.
Così godo di istanti prolungati di benessere in mezzo al malessere diffuso della calura estiva.
Imparo a ragionare diversamente, sposto gli ordini delle priorità, sposto il punto di vista, capovolgo ogni cosa ...ecco così è molto meglio anche se nulla è cambiato.
A parte io.

sabato 8 agosto 2015

agosto-vivo


Sabato mattina d'agosto, le 7.30.
Attraversando la città in bicicletta cerco nuove strade.
Scopro strade nuove.
Deliziosamente vuote solo per me - e dotate di ascensore ciclabile...
Agosto faccio il vuoto.
Fuori e dentro di me aspiro profondamente al vuoto.
Assenza di auto, relazioni, impegni, progetti.
O quasi.
Qualche deroga, doverosa, c'è. Ma confinata alla domenica.
Per il resto è goduria completa del nulla.
Aspiro e respiro l'assenza. 
Resta un pensiero-sospiro, presenza di cenere cementata in qualche angolo del cuore.