Ancora una volta il guscio ermetico ha dato segni di cedimento.
Bene. Cominciavo a pensare che non sarebbe più successo, che l' involucro sarebbe diventato sempre più compatto e impenetrabile, fino a non distinguerlo più dalla mia stessa carne.
Pensavo che sarebbe stato difficile per il mio stato emozionale subire influenze.
In effetti il tempo sembra giocare in questo senso e io sempre meno mi trovo a rincorrere i profumi di primavera.
Invece non serve poi molto ad aprire un piccolo spiraglio. Solo una piccola incrinatura, sufficiente però a lasciar passare un sottilissimo tiepido raggio luminoso.
Un raggio che non ha ancora nessuna connotazione. Potrebbe illuminare e scaldare oppure bruciare o peggio scolorire.
Benvenga lo stupore e l'incertezza che accompagna ogni nuova emozione.
Nessun commento:
Posta un commento