lunedì 23 settembre 2013

imparando




La prima a stupirsi sono io.
Sì, le cose della vita incidono segni su di me, operano trasformazioni, mi rendono più forte.
La cosa singolare è che un pochino mi dispiace, è un po' come se tradissi me stessa, o meglio la mia cocciutaggine nel considerare inevitabile una certa dose di dolore. 
Come se la leggerezza che ho acquisito,  pagandola fino all'ultimo centesimo, fosse una forma di superficialità, un fondo di magazzino da bancarella scambiato invece per un pezzo di haute couture.
Ma poi mi guardo, misuro la sostanza del mio stato, confronto i muscoli del cuore con quelli della mente, prendo atto della loro superiorità, e mi convinco a vivere felicemente nella mia odierna leggerezza senza farmi altre domande.

martedì 10 settembre 2013

Riflettendo


"Gli specchi dovrebbero riflettere un attimo prima di riflettere..."
Proprio vero sì. Ma quello che imparo ogni giorno è che nessuno dovrebbe mai riflettere da solo.
Le cose fondamentali su noi stessi le possiamo percepire al meglio quando riusciamo a vederci riflessi negli occhi di un altro.
E viceversa... e questo di per sé è un bel fatto.
Quello che però più di ogni altra cosa mi colpisce, mi rallegra e mi da' una forza da leone è che ogni ferita rimarginata, ogni segno del tempo, ogni ricordo di una grande fatica, disegnano un ricamo unico e bellissimo per ognuno di noi: perché ognuno, vivendo, possa trasformare la sua stessa vita in un' opera d'arte. Unica e bellissima.
Grazie,  a tutti gli sguardi che mi fanno riflettere.