martedì 26 gennaio 2010

nuovo vecchio punto di vista


Di nuovo Portinaia Occasionale/Itinerante.

Di nuovo nel palazzo dove ho iniziato la mia carriera ben due anni fa.

Altre abitudini, altre modalità, altri segreti.

Perchè ogni palazzo nasconde i suoi segreti e spesso si possono intuire solo praticando a lungo il mestiere e in luoghi tanto diversi.

Certo è una sensazione che non ho cercato. A me bastava avere un "buon nascondiglio" per scrivere e per leggere.

Invece ecco che sento spuntare delle nuove facoltà.

Così, come se aprissi gli occhi per la prima volta, posso vedere storie celate svelarsi all'improvviso alla mia fantasia ingorda.

Non mi resta che stare qui e godermi lo spettacolo.

domenica 24 gennaio 2010

giornata della risata argentina


Forse l'ho sognato, o forse no. E' una di quelle notizie che si infiltrano nello sbarramento del sonno grazie alla radio sveglia.

Si, io ancora viaggio con questi strumenti. La radio, voglio dire. Che all'occorrenza può anche svegliare.

Insomma questa mattina mi è giunta la notizia che oggi sarebbe la giornata della risata argentina. Argentina per via del suono, non della provenienza geografica.

Così, sola, ancora mezza addormentata, ho cominciato a ridere.

Che bello! Ridere è fantastico. Non costa niente e fa bene.

Mentre ridevo mi tornavano in mente momenti della serata appena passata. E allora ridevo di più.

Si, perchè dopo aver scoperto di avere ancora una famiglia, recentemente sto scoprendo che è anche molto divertente.

Si, si. Siamo proprio simpatici.

venerdì 15 gennaio 2010

MEMORANDUM


Quasi quasi stava passandomi inosservato.

Il mio compleanno. Quello della terza vita.

Il ricordo ancora umido di tutta quella pioggia, quella fatica e quel dolore.

Una determinazione così forte senza avere nulla in mano. Eppure non avevo nessuna intenzione di bluffare. Nemmeno con me stessa.
Era l'unica cosa che potevo fare. L'unica via d'uscita dignitosa.

Ma la fatica non finisce mai, non ci sono giorni gratis.

E quando per caso ne capita uno te ne stai lì tutta contratta ad aspettare la fregatura.

No, non è vero. Questo forse è il grande cambiamento. Non sono più contratta, non mi spaventa la fregatura.

So di poterla combattere. Senza smettere di sorridere.

nuovo punto di vista



Essere una portinaia occasionale/itinerante è un'esperienza da non sottovalutare.

Se poi ti capita di esercitare in un lussuoso palazzo del centro storico è facile sentirsi molto Renée e approfittare di questo nascondiglio bene in vista per dedicare il tempo venduto ai condomini a piacevoli e costruttive letture.

Dando una sbirciatina ogni tanto al passaggio, non sia mai dovessi intercettare Monsieur Ozu.

In realtà la cosa più interessante, proprio per via dell' occasionalità, sta nell'osservare. Osservare le differenze, i mondi, i modi. Il diverso passare del tempo. Il benessere, il malessere.

Piccoli microcosmi all'interno di un microcosmo appena un po' più grande.

Milano Matrioska.

mercoledì 6 gennaio 2010

nuotando

flickr.com/photos/hidden_vice/113476725

Oggi non è stato facile trovare il mio spazio in piscina.

Ho fatto un frontale con una specie di missile mentre effettuava un sorpasso. Ragion per cui poi tendevo a nuotare ben accostata a destra. Dove mi sono presa una serie di manate dagli energici nuotatori della corsia di fianco.


Sfinita da tutte quelle botte mi sono spinta sempre più ai lati della vasca e finalmente sono approdata all'ultima corsia.

Nella pace degli ultimi minuti, mentre mi misuravo con le ultime dieci vasche, potevo condividere il mio spazio con un solo compagno di corsia. Bello, e sincronizzato sul mio stesso ritmo. Così da poterci sfiorare per ben dieci volte. Esattamente nello stesso punto, a metà vasca.

Nel frattempo il cielo si è aperto ed il sole è entrato a giocare sull'acqua, regalandomi un benessere profondo. Avrei potuto essere ovunque.
Ma il fischietto dei bagnini mi ha riportato alla realtà.
Tempo scaduto, tutti fuori.

domenica 3 gennaio 2010

olivetti lettera 32


Primo gennaio 1983



La sera scende piano sul primo giorno dell'anno.

Lascio che la penombra avvolga la mia casa. Piano.

Piano scrivo, in penombra.

Piano ascolto.

Keith Jarret, ancora. Piano penso.

Ancora. Lui è lontano.

Mi sorrido nello specchio pensando alla più bella storia d'amore della mia vita.