Sabato mattina, le sette e mezza.
Pedalo in mezzo a un traffico quasi inesistente.
Piazza della Repubblica, Viale Tunisia, Viale Regina Giovanna.
C'è un macchinone scuro e molto lungo che mi ritrovo ad ogni semaforo, sembra che siamo sincronizzati. Io parto in leggero anticipo e dopo poco lui mi accosta e mi supera. Dopo un bel pezzo mi rendo conto che non è altro che un carro funebre ed è solo. Nessuno lo segue. Nessuno accompagna questo morto al cimitero. Solo io.
Allora decido di allungare un poco la mia strada per fargli compagnia, non dev'essere piacevole il passaggio in solitudine.
E' così che senza accorgermene mi commuovo e mi sento gli occhi pieni di lacrime vere. Come una mediterranea prefica prezzolata piango per un morto sconosciuto.
Chissà se ne avrà qualche beneficio.
Poi gli sorrido, faccio ciao con la mano e imbocco via dei mille.
Felice di questo fuggevolissimo incontro.
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6 mesi fa
1 commento:
sei una gran persona, lolla miabella!! un bacio w.
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