Abbiamo bisogno di ridere e di piangere.
Non sempre riusciamo a farlo, spesso ci serve una causa, una causa esterna capace di innescare il processo.
A volte è un libro o una lettura, a volte una musica o solo un ritmo.
Oppure è una persona, tra le miriadi di persone che potrebbero attraversare la nostra strada, che quel giorno ci farà inciampare, suo malgrado e senza intenzione.
E così, a seguire, arriva l'effetto, il pianto o il riso, l'accettare o il negare.
A volte l'effetto non ha nulla direttamente a che fare con la causa che l'ha prodotto, ma sicuramente ha molto a che fare con noi stessi, con le nostre più intime e nascoste particelle, con l'inesprimibile e l'intangibile.
A volte è pianto, a volte riso.
Qualche volta è entrambi e allora è un inciampo fenomenale, da tenere nel cuore.