skip to main |
skip to sidebar
dal tango al jazz
dal tango al jazz, scivolando attraverso un blues un po' triste, ma poi ecco che come sempre riemergo.
La musica aiuta perché non è altro che una rappresentazione della vita. Basta coglierne il ritmo, le sfumature e soprattutto basta avere la voglia grandissima di procedere sempre, di non lasciarsi impastoiare, spaventare, bloccare.
Ma più di ogni cosa basta non soccombere a te stesso, ai tuoi rituali, abitudini, protezioni. Quello che chiamiamo carattere, indole, destino o karma non è niente di immutabile.
Nulla è permanente, e allora anche la nostra paura, la nostra pigrizia, il nostro stato... tutto può mutare in un modo così bello e dolce da lasciarci stupiti e senza fiato.
E insieme a tanta bellezza il dolore che le si appiccica come un effetto collaterale inevitabile, anche quello può essere masticato e trasformato.
Perché forse il solo nostro problema è la paura della felicità, la paura profonda di non meritarla, di non avere di che pagarne il prezzo...
Invece il prezzo della felicità può essere equo, anzi addirittura a buon mercato. Ogni tanto poi ci sono i saldi, ma come si fa a non approfittarne?
Nessun commento:
Posta un commento