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il mare in tasca
Certo, bisogna ben inventarsi qualcosa ogni giorno.
Qualcosa che ci possa incantare e divertire come un nuovo amore, un gioco segreto tra noi e noi, un nuovo sentiero da esplorare, una nuova luna da acchiappare...
Non è sempre così facile, certe volte la parte peggiore della realtà viene a disturbare il mio gioco e si piazza lì di traverso, come qualcosa che non riesce ad essere digerito.
Ma io insisto, a volte senza neanche dovermi sforzare.
Così la giornata prende colore e si trasforma fino a farmi sentire l'odore del mare.
Certe volte arriva da fuori ma io lo so ci metto del mio.
Sabato per esempio Gabriella Fantuz mi ha portato un nuovo Faro e così la sera, mentre pedalavo tutta contenta verso casa col mio Faro nella cestina della bicicletta, mi sono trovata al mare, sugli scogli, con le onde che venivano a bagnarmi i piedi...
poco importa se mi trovavo in Piazza Minniti dove per tutto il giorno ci sono state le bancarelle del pesce ed ora stavano lavando la strada, io e il mio nuovo Faro eravamo al mare!
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