quando non so che pesci pigliare, a volte, in certe giornate così luminose da far male... quando la mente non riesce a mettere ordine tra le emozioni, non riesce a scriverle, descriverle, comprenderle. Meglio affidarsi alla casualità, meglio lasciar le reti a mare e concentrarsi solo sui riflessi di luce sull'acqua. Sì meglio. Il fatto è che oggi l'aria di Milano sa di mare e di montagna, sa di vacanza. Ma non si tratta di vacanze sognate, si tratta di vacanze passate, vacanze infantili, i fratelli, la mamma e quella schiacciatina che ci dava uscendo dall'acqua... il sale mischiato alla sabbia sotto ai denti, una sensazione così precisa, tangibile. Come il profumo di focaccia che entra ora dalla finestra, è lui il vero innescatore di ricordi, va a spalmarsi sui brani casuali che escono dalle casse per dare il via ad una deflagrazione emotiva scomposta... Ahi, le giornate troppo luminose!
Nessun commento:
Posta un commento