Ieri sera ho lavorato, identità: cameriera. In un bel posto, in piacevolezza, niente della fatica cui ero abituata.
Torno a casa in bicletta che è appena passata la mezzanotte e mezza.
Nel centro, a tratti,c'è talmente tanta gente che devo portare la bicicletta a mano. In alcuni punti invece la città dorme...poi giri un angolo e sembra mezzogiorno al mercato. Milano è una strana città. Avevo già passato qui la mia prima vita, ma allora ero un'altra persona. Me ne accorgo soprattutto dalla considerazione diversa che davo al tempo: allora era merce di consumo. Adesso è un bene prezioso.
Così oggi mi godo il silenzio della mia solitudine, della mia mancanza di impegni. Fino a questa sera quando riassumerà l'identità della cameriera.
Resto a letto, leggo: "Quattro Gocce di Acqua Piovana" un giallo milanese, di Colaprico e Valpreda. Mi piace ritrovare nomi , luoghi e situazioni che conoscevo. Gli anni della "Milano da bere"..... e ritrovare la memoria della Milano-che-non-vuole-essere-bevuta. Mi piace disporre liberamente del mio tempo. Il mio frigo è un quasi vuoto. Solo qualche reperto appartenente alla mia identità "creatrice di dolci e cioccolatini". Trovo un pezzetto di pasta frolla al cioccolato. Ne faccio dei dischi e li completo con : Innamorina Piccante, Confettura di Scorze di Limone alle Spezie e Pistacchi, Confettura di Zenzero......inforno per dieci minuti.
Preparo il caffè con la moka. E' un pessimo caffè: in offerta al discount, 75 centesimi per 250 grammi di caffè....potevo pure immaginarlo. Ma ieri il mio bugget per la spesa era di 4 euro e 90 centesimi. Ho comprato: Caffè, Insalata, Pomodorini, Latte di Soja.
Ho speso 4 euro e 85 centesimi, quindi.....
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