Per lo più sono danzatrici. Ma anche danzatori, atleti, vecchi saggi o gufi...
Sono le creature di Ugo.
Gli vengono fuori così, da rametti e radici raccolte nel bosco. Sono loro ad uscire, non io ad intagliarle, dice.
Ogni volta che le vedo ne scopro una nuova.
Sono piene di vita. E di grazia.
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