E' vero che ultimamente sono sempre allegra. Forse per via di tutto quel cioccolato che maneggio in continuazione.
Il fatto è che la mia allegria contiene sia la malinconia che il dispiacere.
A volte anche il dolore sordo e il senso di impotenza e di abbandono. Ma questo è già più raro.
Dico tutto ciò probabilmente solo per precisare che non sono un oca giuliva.
Per questo ieri, avvertendo forte la paura per il momento che stiamo vivendo, pur non condividendo in pieno alcune posizioni, pur non sentendo la purezza di un entusiasmo cieco, per questo ieri ero a fare la mia parte in piazza.
Perchè ora l'impegno non può più essere rimandato o delegato. Non si può restarne fuori.
Il futuro può essere migliore ma ha bisogno di tutti noi.
4 commenti:
pienamente d'accordo con te!
Sono anche io d'accordo che bisogna agire. Ma come?. Forse il modo più efficace è cercare di diffondere e far apprezzare la verità per essere poi cittadini partecipi alla vita pubblica senza essere manipolati. Un vecchio professore di filosofia ci diceva che la vera rivoluzione si fa a tavolino studiando.
Un abbraccio di sostegno da Romano
in quanti blogger italiani avremo parlato della piazza di sabato? il futuro per essere vero ha bisogno di noi, perché con a capo la bandabassotti può essere solo matrix: ame piace lafantascienza ma sto parlando sul serio...........
la paura si fa più pesante, e quindi più urgente il bisogno di cambiare, se hai qualcuno a cui lasciare il futuro in eredità... ma è oggi che dobbiamo insegnare ai nostri bambini il senso del dovere, della responsabilità... domani sarà troppo tardi e la nostra voglia di proteggerli, di salvarli, di non farli crescere ne avrà fatto uomini e donne deboli o senza scrupoli.
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