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nostalga dell'agosto
Nostalgia dell'agosto desertico di tanti anni fa.
Nei primi anni passati in Toscana, quando dal mio cervellino fantasioso anzichè cioccolatini uscivano borse, in agosto mentre la "fabbrica" chiudeva per ferie, me ne tornavo a Milano.
E' anche capitato che anzichè in casa mia, minuscolo bilocale di ballatoio con doccia automontata ma senza WC, prestato a qualche amica casa-sprovvista,
stazionassi a casa di un caro amico partito per chissà dove.
Così passavo il mese d'agosto a Milano, in vacanza. Ed erano vere vacanze, per la mente che si nutriva incessantemente di tutto il leggibile non letto durante il resto dell'anno, e per il corpo che passava dal divano alla bicicletta per poi tornare al divano in compagnia di un bel libro fino a tarda notte.
Quando mi lasciavo condurre dalla bici invece arrivavo spesso fino al Ticino, dove trovavo pochi sopravvisuti come me che si godevano in santa pace l'agognato agosto in compagnia di agguerriti battaglioni di zanzare.
E poi c'era il vuoto per le strade, i negozi chiusi, la calura e il silenzio.
Mi piaceva tantissimo passare l'agosto a Milano e devo dire che mi piace ancora. Ovviamente adesso non c'è più il vuoto, molti negozi resteranno aperti e non c'è neanche la calura...
1 commento:
francamente questo vuoto lo ritrovo, ma non nel mio quartiere. sarà che son tornato a lavorare 15 giorni fa da newyork! a risentirci molto presto, bella torres!!
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