lunedì 27 luglio 2009

ciclosofia


Finalmente qualcuno l'ha fatto.
Ha tirato le fila delle nostre emozioni da sellino, le ha ordinate e le ha fornite di una dignità filosofica.

Ha messo nero su bianco i veri motivi che ogni giorno ci spingono a pigiare allegramente sui pedali creando il vento e snobbando il traffico. Ha elevato e nobilitato il nostro pensiero evidenziando la posizione decisamente più alta di quella dell'automobilista. Ha pazientemente riappiccicato i pezzi del nostro cervello shakerato dai troppi chilometri sul Pavè e ha creato una filosofia dedicata principalmente a noi, fieri ciclisti urbani.
"E il pensiero ciclosofico fondamentale è che ogni corpo su una bicicletta assiste ad uno spostamento del proprio sguardo sul mondo.
All'esterno ci si sposta in bicicletta. Ma all'interno è la bicicletta che ci sposta."
Lui è Didier Tronchet.
Piccolo Trattato di ciclosofia. Il mondo visto dal sellino.
Edizioni Il Saggiatore

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