Va bene lo ammetto: questa notte anch'io ho sofferto il caldo. Le pale al soffitto pareva spostassero aria fritta e i miei pensieri sono andati presto in ebollizione.
Non è tutta colpa del caldo però. La verità è che in questo periodo il mio cervello è sovraeccitato.
Questo lavoretto estivo della portinaia occasionale mi consente fantastici voli di fantasia. E la mia fantasia non si accontenta di fantasticare, lei deve costruire.
Così mi trovo ad avere circa nove ore al giorno a disposizione per pensare, leggere, scrivere, disegnare e progettare.
Ed è talmente abbondante il bagaglio produttivo che ancora di notte sono lì a spostare mentalmente concetti e intuizioni da un progetto all'altro.
E al mattino mi ritrovo a riscrivere, rivedere e ristrutturare il lavoro del giorno prima.
Se continuo così mi toccherà fare gli straordinari.
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