Ero andata lassù per vedere se, cambiando il punto di vista, fossi riuscita a trovare un po' di coraggio.
Non è sempre facile sentirsi grande dall'alto di centosessanta centimetri.
Così oggi ho appeso un'amaca tra i comignoli e sono restata a guardare il cielo un po' più da vicino.
Era un bel cielo pallido, appena sporcato d'azzurro. Un cielo un po' basso che mi ha subito fatto sentire più a mio agio.
Non è che il coraggio si è manifestato subito. Più che altro hanno cominciato a scivolare via la tristezza e la paura. Subito rimpiazzate da una certa indolenza.
A quel punto non potevo far altro che indugiare, cercando di soffermarmi su tutte le sensazioni che mi evocavano forza.
Impresa gratificante ma non indolore, fatta di ricordi per le belle imprese passate, ma ahimè, passate appunto.
Non mi resta che mirare più in alto, ben oltre i comignoli, dove le emozioni e le idee possono davvero prendere il volo.
Ed ecco che sto già cominciando a volare...
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