
Sì, sono una ragazza fortunata.
Anche quando mi sembra di precipitare, anche quando mi sembra che mi sia stato strappato via un organo vitale, quando sono confusa e annaspo pensando che non a tutto c'è rimedio.
Allora ecco che mi scopro a produrre la medicina che mi guarisce dai pensieri tristi, dalla fatica, dall'angoscia.
Si chiama Passione e io ho la fortuna di provarla spesso per le cose che faccio, anzi direi che è proprio il motore della mia vita e il suo luogo prediletto è la cucina.
Così mi immergo alla ricerca di un filo aromatico che leghi i sapori senza unirli e senza disgiungerli ma che tenendoli magicamente in equilibrio possa regalare una sorpresa, un sospiro di piacere, un luccichio degli occhi.
E sono subito felice.
3 commenti:
il tuo diario non è prosa, non è poesia: io, che amo coniar parole, chiamerei la tua scrittura "proesia".
mi emoziona sempre, mi umetta gli occhi e mi soddisfa: assaggio le tue cose con la vista, l'udito e la mente. baci carissima!!
grazie Walter...troppo buono
sono felice per te. davvero.
non è facile trovare persone che abbiano passione per qualcosa. Erica
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