Una cosa che mi fa felice di questa mia terza vita è l'indipendenza. Che per me significa poter raggiungere un posto abbastanza lontano in bicicletta.
Oggi ho pedalato lungo il Naviglio Grande fino a Corsico. Non è una grande impresa ma per me verificare di poterlo fare ogni volta che lo desidero è una gran cosa.
Al ritorno poi ho potuto scoprire che quella specie di pista ciclabile è animata da persone di tutti i tipi ed età. C'è chi corre, chi cammina svelto, chi va con i pattini e ovviamente chi pedala. Subito di fianco poi c'è un discreto via vai di vogatori. Tutti animati dal desiderio di farsi del bene, di migliorarsi o perlomeno di buttare fuori un po' di tossine e negatività.
Io intanto pedalavo e misuravo la mia elasticità. Non solo quella dei muscoli ma anche quella della mente. Mi domandavo se fossi pronta ad individuare nuovi obbiettivi e nel caso di necessità avessi saputo cambiare la rotta con sufficiente freddezza e ottimismo.
Mi sono guardata intorno e ho visto il nulla. In realtà non ho costruito niente che mi possa dare la minima sicurezza, niente che mi leghi ad una data situazione.
Non ho niente, a parte la bicicletta e me stessa. Quindi sono libera.
Libera e con tanta voglia di pedalare.
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