In questo ritorno nei luoghi della mia prima vita riaffiorano a tratti i ricordi. Ogni volta che ci ritroviamo in due o tre amiche di allora è inevitabile tornare a rimestare nel pentolone dei ricordi.
Ho potuto notare che per lo stesso fatto ognuno ha la sua personale versione indiscutibile e che spesso i ricordi non combaciano.
E' stato fin troppo facile pensare che la strada della demenza senile era ormai aperta e noi tutte la stavamo imboccando allegramente.
Poi mi sono allontanata un po', ho seguito la discussione guardandoci dall'esterno. E allora ho potuto vederlo: un grande unico ricordo formato dalle nostre diverse, personali, soggettive percezioni. Come un grande pachwork. Non è lo stato della memoria a garantire la fedeltà dei ricordi. Quello che resta indelebile è determinato da come ognuno di noi ha vissuto quell'evento.
Ho dovuto vedermi nel ricordo delle altre per scoprire che la mia autostima era proprio rasoterra.
Dovremo per forza ritrovarci tra venti o trent'anni per ricordare quella volta che abbiamo cucito insieme i ricordi di ognuna.
Sono curiosa di vedere che razza di pachwork verrà fuori allora.
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