C'è voluta quasi una settimana. Forse ero solo svenuta, ma non avevo nessuna voglia di rinvenire.
Me ne restavo lì, aspettando forse che il mare mi portasse via. Ero sfinita.
Poi ho cominciato a sentire che la sabbia sotto di me aveva un qualche movimento. Dapprima cercavo di ignorarlo, così per scaramanzia, poi ho cominciato ad assecondarlo.
Dopo poco ho cominciato ad annusare l'acqua. E' arrivata proprio così. Come un'idea.
E come una bella idea ha cominciato a dipanare le nubi che vagano fisse nel mio cervello.
Lo so che è una faticaccia ma voglio andare avanti. Voglio guarire da me stessa, dalla paura di sbagliare o di non farcela.
Voglio combattere i miei stessi anticorpi che mi aggrediscono fino a ridurli alla disciplina.
E contemporaneamente vedere il mio limite. E accettarlo senza stressarmi troppo.
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