domenica 13 settembre 2009

radici


Nelle ultime settimane frequento un posto prezioso.

Anche se una specie di pudore mi ha impedito fino ad ora di scriverne.

Questa mattina però le mie mani non potevano più aspettare. Dovevano scrivere.

Scrivere per condividere delle emozioni che da sola non riesco più a contenere.

No, niente di straordinario. Si tratta di mia madre.

Adesso che è un po' come una bambola rotta posso starle vicino.

Con piacere.

Non so se può sentire le mie carezze o il tono della mia voce. Il beneficio è tutto per me. E' un riempire la distanza di anni. E' un tentare di ringraziarla per avermi messo al mondo.

Si, mi ricordo bene. Ci sono stati momenti in cui non ho potuto fare a meno di dirle che non glielo avevo chiesto io. Lo so, avevo altro per la testa.

Ma c'è un tempo per ogni cosa, e questo è il momento di ringraziarla, anche per il solo fatto di essere quella che sono. Ora.

Bene, poterlo fare mi sembra un grande privilegio.

Per questo quando sono qui penso che questo è il solo luogo in cui vorrei essere.

In pace.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara Lorenza, ti abbraccio per quello che hai scritto e le emozioni che provi per tua madre.
Averti vicino deve essere molto piacevole per ciò che puoi trasmettere. Ti sono grato di avere risvegliato in me le emozioni per la mia mamma. Grazie.
Sono uno come tanti altri.
Ciao