Quando la mattina presto attraverso un pezzo di città in bicicletta faccio fare un po'di ginnastica anche al cervello.
Mi riesce meglio se il percorso è usuale così la bici sa dove andare e io mi limito a pigiare sui pedali.
L'esercizio che preferisco è quello del Puzzle. E' facile.
Comincio col visualizzare tutte le cose della mia vita attuale di cui sono contenta.
Poi visualizzo le persone associandole ad un colore, e i luoghi con il loro odore.
Infine cerco di immaginare tutte le mancanze, i pezzi che non trovano collocazione , o che per trovarla fanno male, e quelli che proprio sembra che non ci siano.
Poi visualizzo le persone associandole ad un colore, e i luoghi con il loro odore.
Infine cerco di immaginare tutte le mancanze, i pezzi che non trovano collocazione , o che per trovarla fanno male, e quelli che proprio sembra che non ci siano.
E' facile ma ha la sua bella difficoltà perchè io non conosco il disegno finale. Devo trovare i quattro angoli, o punti di riferimento e poi i lati.
E qui cominciano le vere difficoltà, perchè quattro punti di riferimento e quattro lati al giorno d'oggi non è che si trovano dappertutto.
Insomma il più delle volte quando arrivo a destinazione il Puzzle non è ancora completo. Così domani mi tocca ricominciare da capo.
foto trovata su: soulista.blog.deejay.it/category/che-vita/
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