Via via che gli anni passano le mie necessità diminuiscono.
E questa è sicuramente una gran fortuna. A cominciare dalle cose più banali.
Piccole abitudini quotidiane che si sono perse per strada.
In cima alla classifica è ovvio ci sono i beni materiali: dall'auto alle scarpe mi posso spogliare quasi di tutto, bicicletta ovviamente esclusa.
Sul cibo mi rendo conto che vado a periodi. Per esempio in questo periodo non posso vivere senza mele, mentre per fare a meno del cioccolato mi tocca nasconderlo nei posti più disparati facendo affidamento sulla mia cattiva memoria. Certo quando le carenze affettive si fanno pressanti non mi resta che cercare conforto in una buona tavoletta. Magari di un certo pregio, in modo da approfondire le mie conoscenze sull'argomento: ieri ho scoperto che il cioccolato Apurimac può energicamente sublimare le mie carenze. Per un giorno o due però, non di più.
Ed è qui che si arriva alla lista per forza di cose più fluttuante, anzi direi evanescente. Essa tratta di sentimenti, emozioni ed altri connessi. E' una lista piuttosto ingombrante, a volte imbarazzante.
Per questo la terrò per me sola.
1 commento:
apurimac non m ha conosciuto, ma m son perso per strada 1 cioccolato snz zucchero nè latte, peruviano m pare, cuboni per pasticceria, buonissimo. il mercato latino da paolo sarpi s è trasferito in maciachini e ha ridotto l'assortimento. E le cose eliminate negli anni dalla mia lista sono tante ma non sentimentali, semmai hanno cambiato ricetta. sei un tesoro, lolla!! parto per nervi e poi il 31 per copenaghen.
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