Dire deluxe è dire poco. Anzi direi che in questo caso è fuori luogo.
Molto chic sarebbe più appropriato ma forse non esprime l'estrema sobrietà del luogo.
Fresco. Silenzioso e pulito.
I pavimenti devono essere repellenti alla polvere perche anche a scoparli con la massima cura non mi riesce di tirar su quasi nulla. Persino gli zerbini sono immacolati. Questa mattina presto, quando ancora non c'era nessuno in giro, li ho levati per vedere se almeno sotto c'era qualcosa. Nulla. Pulito.
Non capisco davvero. Certo sono ben al corrente che chi passa di qui non viene dal campo, ma ora comincio a sospettare che abbiano le suole delle scarpe moquettate, e che i tappetini delle loro auto nascondano in realtà potenti aspirapolvere.
Non mi resta che accomodarmi in guardiola e occuparmi dei miei pensieri.
In questi giorni c'è un ronzio che non mi da pace, qualcosa che non riesco a capire, che mi provoca mille domande incapaci di ottenere risposte.
Si, questo è il dato più frustrante. Non riuscire a concludere un ragionamento, non riuscire risolvere un quesito. Restare lì, con la testa sempre su quell'unica pagina che non vuole essere voltata.
Allora guardo fuori, al di là della strada.
Metto a tacere il cervello e lascio che la fantasia mi apra le porte del giardino di fronte.
Così posso camminare a piedi nudi sull'erba perfetta e freschissima conversando con gli incredibili fenicotteri rosa.
Loro sanno essere dei grandi ascoltatori e alla fine mi fanno una sola raccomandazione:
"Non fare domande se non sei in grado di accettare le risposte."
1 commento:
Fuori dagli zoo, i primi che vidi per caso furono passando per caso vicino a QUELLA villa 12 anni fa e i secondi 5 anni fa all'isola di San Pietro, appena fuori Carloforte, nella salina lagunare: una vera visione, un fulmine per occhi, testa e cuore, diciamo un flash. Anche le nutrie in un parato, mai viste prima, m avevano emozionato, ma in tutt'altro modo!
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